Il giornalista investigativo americano James O’Keefe ha sollevato un bel polverone mesi fa, quando, travestito da Osama Bin Laden, ha attraversato il confine tra Messico e Stati Uniti. Le polemiche sono accese, O'Keefe è riuscito a dimostrare l'inefficacia dei controlli ai confini, dato che tutti possono passare inosservati, persino Bin Laden, e in particolar modo ha confermato l'inutilità del muro innalzato per proteggersi da eventuali incursioni extra-comunitarie provenienti dal Messico (costruito ovviamente con manodopera messicana).
La notizia, di certo, non tranquillizza gli americani già di per sé tanto paranoici per quanto riguarda l’eventualità di incursioni terroristiche sul loro territorio. Le fobie nate come conseguenza dell’attacco dell’undici settembre 2001 hanno generato un incremento di richieste di interventi di natura psicologica e questo tipo d’indagine investigativa, seppur provocatoria, coglie proprio nel segno.